Nella vita quotidiana, tutti ci siamo chiesti almeno una volta se la via che stiamo seguendo è realmente quella più giusta per noi.
Ma, facendo un passo indietro, siamo veramente sicuri di essere in grado di ponderare la decisione di una scelta prima di tutto? Siamo influenzati in qualche modo o abbiamo la forza di scegliere in maniera autonoma? Abbiamo a cuore realmente l’argomento, oppure ci stiamo accodando alla maggioranza?
Analizzando la mia personale situazione di vita, prima che iniziassi ad occuparmi di sport di endurance e avventura, la risposta al quesito sarebbe: “No, sto solo credendo di poter scegliere”!
Mi rendo conto che spesso e volentieri io non ero in grado di prendere delle decisioni riguardanti il mio stile di vita e, di conseguenza, di decidere l’impatto che volevo dare alle persone vicine a me.
In seguito ho deciso di informarmi, di confrontarmi con tutte le persone che potevo senza giudicarle, di iniziare a ragionare fuori dagli schemi che imbrigliano spesso le nostre menti durante la vita quotidiana.
Insomma, non ci stavo più a farmi trascinare da un fiume di gente in un’unica direzione uguale per tutti!
Io mi sento unico e diverso, caspita!
Una delle mie prime scelte radicali, per esempio, riguarda il mio approccio all’alimentazione vegetale.
In questo caso l’esigenza di una nuova performance sportiva (il passaggio in pochissimi mesi dal calcio ad un’ultratrail di 100 km), si è unita al pensiero di non voler più partecipare a quel tipo di sofferenza solo per il gusto del mio palato. Ed ecco che una routine che prima mi sembra scontata, ovvero mangiare di tutto, si è trasformata in una scelta etica e coerente con la mia sensibilità verso madre natura.
A tutt’oggi continuo a confrontarmi con esperti della nutrizione, atleti e amici a riguardo…continuando così a raccogliere informazioni stimolanti per la mia crescita personale.
E voi, che tipo di scelte siete stati in grado di valutare nel vostro percorso?