Avere una mentalità da “Atleta” fa la differenza!
Dopo questi 5 anni dedicati al mondo del running, grazie all’alternanza tra competizioni e avventure sportive, ho potuto raccogliere svariate testimonianze riguardo l’approccio delle persone sia verso la ricerca della performance nel mondo dell’endurance che nell’affrontare i problemi nella vita di tutti i giorni.
Troppo spesso infatti le persone si focalizzano sui risultati, vedi il mio progetto Caponord, senza pensare a quanto sacrificio ci sia dietro quei semplici numeri pubblicati sulla pagina di un giornale sportivo.
Quando poi spiego che correvo solo da 2 anni, quando avevo deciso di percorrere 4300 km in autonomia, mi rendo conto che magicamente nella mente delle persone prende forma una mia immagine di super atleta d’élite che pratica questo sport da sempre, oppure che io possa permettermi di allenarmi tralasciando gli impegni e gli obblighi della vita quotidiana.
Per poter far comprendere la differenza tra chi si approccia ad un progetto (sportivo o lavorativo non fa alcuna differenza) in maniera professionale o amatoriale, pongo sempre la stessa domanda riguardante i miei risultati sportivi al mio interlocutore: ti capita mai di svegliarti alla mattina e non aver voglia di allenarti?
A questa domanda, ovviamente, anche io rispondo: “Certamente”!
Ma allora qual è la differenza tra la mentalità di un atleta o di un amatore, se entrambi hanno questo problema?
La differenza sta nella reazione verso questo atteggiamento.
Nel mio caso esco SEMPRE e comunque ad allenarmi, con la consapevolezza che dopo aver superato il cancello di casa la motivazione inizierà a fluire nuovamente.
L’abilità di rispettare il calendario degli allenamenti ed applicarsi con costanza, anziché impegnandoci solo quando “siamo motivati”, è di sicuro il metodo che più ci permette di migliorare in ogni ambito!
Durante il percorso di vita di ognuno di noi ci saranno sicuramente dei momenti difficili, dove si vorrà mollare tutto e l’ostacolo che ci si para davanti potrà sembrerà insormontabile!
Se in quel momento ti farai prendere dallo sconforto, dalla pigrizia o dalla paura di sbagliare rimpiangerai per sempre di non aver dato il massimo per spostare l’asticella del tuo limite e raggiungere l’obbiettivo.
Avere una mentalità da “Pro” può essere doloroso per i sacrifici che comporta, ma ti garantisco che ti permetterà di crescere e diventare una persona migliore nello sport, nel lavoro ma sopratutto nella vita!
Buone corse!
Foto del post © Roberto Adami
1 Commento. Nuovo commento
Hai completamente spigato quello che pensi. Ed il bello che é semplice però la semplicità la bisogna provare e proprio come scrivi, molti la semplicità non la colgono perché si bloccano prima di superare la soglia di casa oppure perché trovano la variante in ricette veloci che sono ammalianti.
Buon allenamento!